lunedì 6 maggio 2013

Il nuovo volto dell'Assemini futura

di CRISTINA ONNIS Chiacchierata con l'Assessore Carla Marras sulle future trasformazioni urbanistiche
L'Assessore Carla Marras
Siamo al Comune di Assemini per avere alcune delucidazioni dall’Assessore all’urbanistica, traffico, viabilità, edilizia privata e pubblica, vigilanza: Carla Marras. Una giovane trentasettenne, ingegnere civile-edile, a suo agio nell’emettere ordinanze finalizzate a migliorare la vivibilità nella cittadina.

Per quanto riguarda la mobilità espone una serie di idee, all’apparenza semplici, ma fondamentali. Spiega: “La velocità del traffico all’interno di Assemini è di 50km/h, ma nel centro storico si pensa di abbassarlo a 30km/h date le strade strette e spesso immediatamente adiacenti all’ingresso delle case. Inoltre stiamo per adottare una variante del programma di fabbricazione, che prevede la realizzazione di circa 7 rotatorie. Verranno realizzate nell’intersezione tra via Piave e corso Africa, tra via Corsica e corso Africa, tra via Cipro e corso Africa, tra via Cagliari e via Trieste e, molto importante, una alla fine del cavalcavia in via Cabras, perché obbligherebbe a rallentare le auto che arrivano in velocità.

Abbiamo pure idea –continua l’assessore- d’incentivare l’uso della bicicletta, creando nelle strade più larghe una corsia per i ciclisti. Questo porterebbe ad un contenimento della velocità negli automobilisti, che si ritroverebbero ad avere, in strade come corso America, Africa, Europa, una sola corsia per ogni senso di marcia. Sempre per alimentare l’uso della due ruote si pensa di aggiungere delle rastrelliere nei parcheggi pubblici, anch’essi da accrescere”.

Si è notato il ritorno del pullman nella via Cagliari, pensate di potenziare ulteriormente l’uso dei mezzi pubblici e in che modo? “Miriamo a incentivare l’uso del mezzo pubblico per svariate ragioni, per combattere l’inquinamento atmosferico e acustico da una parte, per ridurre l’intensità del traffico dall’altra. Perciò è stata aggiunta la linea 9A che fa un viaggio limitato ad Assemini e si pensa di inserire un Pedibus con accompagnatore annesso, per i bambini che devono andare a scuola. Da ciò ne trarrebbero beneficio pure i piccoli, appropriandosi della capacità di andare a scuola da soli”.

La tematica delle barriere architettoniche è molto sentita dai cittadini, come provvederete? “In primis abbiamo pensato di recepire in consiglio comunale i bonus volumetrici, previsti dalla finanziaria di qualche anno fa, per le famiglie con disabili gravi, in secondo luogo di esemplificare loro la pratica edilizia, richiedendo un numero inferiore di elaborati. Inoltre c’è una nuova e interessante proposta, che prevede la consultazione di una commissione disabilità. Mi spiego: si ritiene di far esaminare tutti i progetti di opere pubbliche, oltre agli esperti, a dei diversamente abili, in modo da avere un giudizio più attendibile”.

E, invece, in merito all’edilizia popolare che programmi avete? “Noi vorremmo che gli assegnatari delle case popolari potessero riscattare gli immobili da AREA (Azienda Regionale per l'Edilizia Abitativa della Regione Autonoma della Sardegna) ex IACP. Per fare ciò dobbiamo mettere AREA in condizione di entrare in possesso, oltre della superficie delle abitazioni, anche del suolo su cui sono state erette, che tutt’ora appartiene al Comune. Quindi, dobbiamo far realizzare i frazionamenti, inesistenti, per poter successivamente vendere ad AREA pure il terreno. Così gli abitanti delle case popolari, volendo, potrebbero acquistare l’abitazione in cui vivono, direttamente da AREA e diventarne proprietari a tutti gli effetti. Inoltre, abbiamo in mente di realizzare degli alloggi a schiera da volumetrie residuali presenti nel piano di zona. Risulta, quindi, necessario realizzare dei frazionamenti con un bando pubblico, per consegnare i lotti con progetto approvato affinché ci sia un inserimento armonico e nel rispetto della bioedilizia. Intendo, cioè, forniti di pannelli solari e impianti di riciclo delle acque bianche e nere. A operazione ultimata il Comune stesso provvederà ad assegnare le nuove case ad anziani, giovani senza dimora e giovani che vivono in alloggi inadeguati al nucleo familiare”.

State applicando la Legge sul Piano Casa varata dal governo lo scorso anno? “La legge è vigente quindi le pratiche che arrivano, devono seguire i criteri della legge. La questione diventa più annosa per il centro storico. Infatti, per le abitazioni all’interno di questo perimetro occorre una delibera del consiglio comunale che stabilisca su quali edifici sia applicabile la legge. Siamo in attesa che la delibera venga attivata”.

Tutte informazioni utili e interessanti, ma veniamo al tema caldo del vostro assessorato, il PUC.

“Riguardo al piano urbanistico abbiamo tanti progetti in preparazione, ad esempio, in collaborazione con l’assessorato all’ambiente, l’acquisizione di una grande area in via Olimpia dove su otto ettari di terreno dovrebbe sorgere un parco urbano. Abbiamo avviato una serie di attività tra cui la predisposizione del Pdf poiché prima di questo mancava un’idea reale dei confini delle zone urbanistiche in quanto circolavano carte contraddittorie. E’ stata svolta un’operazione di adeguamento delle opere pubbliche, in quanto una trentina di quelle esistenti non si trovavano in zona urbanistica compatibile. L’esempio più recente è la piscina, costruita in un piano di zona residenziale anziché per servizi generali. Abbiamo messo in atto alcune procedure che mancavano tipo: l’edificazione per i beni identitari, la valutazione ambientale strategica, la regolarizzazione idrogeologica. Siamo in una fase di grande e attiva elaborazione, presto ci saranno delle novità concrete”.

Non resta, quindi, che augurarLe buon lavoro!
23/11/2010 di Redazione Vulcano Assemini

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